Lavorare all’aperto durante l’inverno o in ambienti non riscaldati richiede una protezione adeguata contro freddo, vento e umidità. Una scelta consapevole dell’abbigliamento da lavoro non può basarsi solo sullo spessore o sulla pesantezza del capo: ciò che fa la differenza è il possesso di certificazioni tecniche che garantiscono reali prestazioni termiche e di protezione. Tra queste, la norma EN 14058 è la più diffusa per il freddo moderato, ma non è l’unica da considerare.
EN 14058 – Protezione dal freddo moderato (fino a circa -5 °C)
La norma EN 14058 certifica indumenti destinati a proteggere dal freddo moderato e dal vento. Questi capi vengono testati su parametri specifici:
- Isolamento termico (classe di isolamento)
- Resistenza al vento
- Permeabilità all’aria
- Resistenza all’acqua leggera
- Traspirabilità del tessuto
Il pittogramma del fiocco di neve sull’etichetta indica i livelli raggiunti per ogni parametro. Ciò consente di capire se il capo è adatto a lavori statici, semi-statici o dinamici in condizioni fresche ma non estreme.
EN 342 – Protezione dal freddo estremo (ambienti sotto zero)
Quando la temperatura scende oltre -5 °C, la norma di riferimento più adeguata è la EN 342, specifica per le condizioni di freddo severo o lavorazioni in celle frigorifere.
La EN 342 valuta:
- isolamento termico complessivo del sistema abbigliamento
- permeabilità all’aria
- resistenza all’acqua
- prestazioni combinate di capo + strati sottostanti
Questa certificazione è indicata per attività come:
- movimentazione merci in magazzini non riscaldati
- lavori su piste aeroportuali in inverno
- edilizia in alta quota o in condizioni meteo rigide
- industrie alimentari con ambienti refrigerati
EN 343 – Protezione contro pioggia e umidità
Nel lavoro all’aperto, il freddo raramente agisce da solo: viene amplificato dalla presenza di acqua e vento. La norma EN 343 certifica capi impermeabili e traspiranti, valutando:
- impermeabilità (colonna d’acqua)
- traspirabilità (evaporazione del sudore)
Un capo che è EN 14058 + EN 343 fornisce una difesa combinata contro freddo, vento e umidità, evitando l’effetto di raffreddamento accelerato per evaporazione e acqua penetrata.
EN 20471 – Alta visibilità
Per chi lavora in presenza di traffico, veicoli in movimento o cantieri stradali, la norma EN 20471 è essenziale.
Garantisce:
- visibilità elevata di giorno
- visibilità sotto luce artificiale
- visibilità sotto illuminazione dei fari
È fondamentale per addetti alla costruzione stradale, operatori servizi comunali, manutenzione, ferroviario e logistica notturna.
EN ISO 13688 – Requisiti generali dell’abbigliamento da lavoro
Questa norma non certifica protezione specifica, ma definisce i criteri generali per:
- ergonomia
- comfort
- innocuità dei materiali (nessuna sostanza nociva a contatto con la pelle)
- robustezza e qualità costruttiva
Ogni capo certificato EN 14058, EN 342, EN 343 o EN 20471 deve anche essere conforme a EN ISO 13688.
Parametri svizzeri: sicurezza termica secondo SUVA e SECO
In Svizzera la protezione dei lavoratori contro il freddo è parte delle misure di prevenzione previste da:
- SUVA (Assicurazione infortuni)
- Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI/OPA)
- Indicazioni SECO per protezione termica sul lavoro
Le raccomandazioni includono:
- obbligo del datore di lavoro di garantire abbigliamento adeguato nelle attività esterne
- uso di abbigliamento multistrato tecnico in base alla temperatura percepita (wind chill)
- protezione particolarmente attenta per mani, piedi e testa
- riduzione dei tempi di esposizione continuativa in ambienti freddi
- fornitura di spazi di riscaldamento e pausa
Conclusione
Scegliere abbigliamento da lavoro invernale certificato non è un dettaglio estetico o commerciale: è un investimento diretto in sicurezza, efficienza e benessere dei lavoratori.
Un capo certificato EN 14058, eventualmente combinato con EN 342 e EN 343, in aggiunta alla visibilità EN 20471 e ai requisiti EN ISO 13688, offre una garanzia tecnica documentata di prestazione.